Il Saluki è ...... per tutta la vita
di Roberto Forsoni
Sono passati 14 anni dal momento in cui il Saluki è entrato a far parte
della mia vita.
Ad una esposizione di Bastia Umbra mi innamorai di questa eterea ed
affascinante razza, da allora la passione non ha mai subito un calando. Il
mio primo Saluki fu acquistato a Novara da Mara Lunghi, Atash era il suo
nome e con lui ho condiviso alcuni momenti indimenticabili. Era un testone e
uno spirito libero; non ero ancora avvezzo al suo carattere particolare e me
ne combinò di tutti i colori, la situazione più grave fu quando - molto
giovane - in mia assenza saltò la recinzione ed andò a finire contro un
automobile; si ruppe la zampa anteriore destra ma un buon intervento non gli
precluse una bella carriera di coursing e racing.
Incredibile il mio ritorno, quando mi vidde - era in clinica - dall'emozione
si fece i bisogni addosso, ancora oggi mi viene il magone a rivivere certi
momenti ed il mio legame con lui divenne quasi simbiotico.
Al tempo in Italia si era ancora agli albori per il racing e il coursing,
certamente c'era più cameratismo e passione. In quegli anni ero capace di
andare da Foligno a Bassano del Grappa per una corsa amatoriale, partenza
alle 3 di mattina e ritorno alle 23,00; in totale circa 1100 km in un
giorno.....
La voglia di Saluki era travolgente, il mio tempo libero (bei tempi da
studente!!!) era tutto dedicato a corrispondere con allevatori nei quattro
angoli del mondo a costiuire il Baraka Club (organizzavamo racing e
coursing e ci tengo a dire che il Baraka Club ha organizzato il primo
coursing ufficiale ENCI e il primo coursing valido per il rilascio del CACL)
ed a realizzare il Baraka Book.
Il Baraka Book nacque da una mia esigenza particolare e cioé dalla voglia di
conoscere e studiare le razze levriere, quindi perché non concretizzare
l'idea per renderla fruibile anche ad altri e costituire quindi una rivista!
tanto più che in Italia non ne esisteva alcuna. Iniziò come un opuscolo
informativo che spedivo a 2500 levrieristi nel mondo (frequentavo
esposizioni estere per tirare giù gli indirizzi... ci fosse stato internet
al tempo...), fin dall'inizio era in italiano ed in inglese.
Dalle mie elucubrazioni notturne e dai miei studi sui pedigree ero giunto
alla conclusione che dovevo iniziare l'allevamento con sangue inglese (per
la tipicità) ed aggiungere linee americane (per carattere e movimento) ma
ahimé gli allevatori inglesi non mi avrebbero dato un loro cucciolo se prima
non mi avessero conosciuto... pertanto andai al Cruft (era il 1996) e
'superai' la prova; in estate arrivò la mia Sarì una cucciola rossa con
frange nere e molto inglese. Non amava molto gli show ma riuscìì a farle
fare il campionato con molta pazienza, collezionammo soddisfazioni e qualche
amara delusione. Eravamo novellini tutti e due e... la 'gavetta' bisogna
farla. L'anno successivo iniziò la mia collaborazione con l'allevamento
Baghdad in Australia e il resto è storia abbastanza recente.
I Saluki mi hanno regalato anche alcune tra le amicizie più belle. Inoltre
devo precisare che in questi anni sono stato supportato e 'sopportato' da
mia moglie Stefania che ama i Saluki senza arrivare alla follia come me; e
poi senza di lei chi assisterebbe le mie femmine quando partoriscono....
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