Una storia a lieto fine
di Silvana Lunghi
La mia passione per i Saluki, sembrera' retorica, ma l'ho sempre avuta. Tutto comincio' all'eta' di circa 8 anni quando per il mio compleanno zia Graziella mi regalo' il mio primo libro dei cani.
Lo sfogliai fino in fondo e quando arrivai alla sezione finale sui levrieri vidi 2 foto di Saluki e mi innamorai letteralmente. Mi affascinarono subito e, ovviamente, al primo impatto per la loro bellezza ed eleganza.
Purtroppo mio padre non mi permetteva di tenere cani in appartamento quindi lo vissi sempre come un sogno che un giorno avrei realizzato. Nel frettempo mi occupavo di qualunque cane nei dintorni, e cosi' mi feci una buona esperienza di cani diversi, ma sempre il paragone mi portava al mio magnifico e irrangiungibile Saluki.
Crescendo cominciai ad informarmi sul comportamento e sul carattere di queste meraviglie, e non mi perdevo mai la mostra internazionale di Milano nella speranza di poter vedere almeno un soggetto dal vivo. Fu li' che presi il primo contatto con l'allevatrice Simonetta Ronco dell'allevamento Simhearth. La tempestai di domande e mi appiccicai a lei e ai suoi cani tutto il giorno. Purtroppo sapevo di non poter accogliere un Saluki nella mia vita ancora, ma cercai di mantenere i contatti con lei. Tutti gli anni ci davamo appuntamento a Milano e piano piano cominciai qualche visita anche a casa sua, dove i Saluki vivevano su divani e cuscini serenamente e tranquillamente in branco. Imparai tante cose da Simonetta e dai suoi cani; me ne stavo interi pomeriggi ad osservarli e studiarli divertendomi tantissimo e stupendomi della loro intelligenza e della loro dignita'.
Nel 1998 cominciai una nuova vita col mio ragazzo e ci trasferimmo in zona Alessandria dove lui lavorava con i cavalli con cui, devo dire, hanno molte affinita' sia nel comportamento che nelle reazioni. Cominciai a elaborare l'idea di poter finalmente accogliere una cucciola, ma non avendo un lavoro che mi avrebbe permesso di stare molto con lei rimandai; finalmente nel 2001 cominciai a lavorare come toelettatrice e avrei potuto tenere sempre con me la mia saluka vivendo 24 ore su 24 tizia. Era novembre e andai a trovarla per comunicarglielo: per la primavera avrei potuto accogliere una Salukina sperando che lei avesse in previsione una cucciolata. Fu molto contenta e mi disse che sicuramente l'avremmo trovata; ero davvero felice!!!
La settimana dopo ricevetti da Simonetta una telefonata che mi invitava ad andarla a trovare.
Mi presento' una saluketta di 10 mesi di nome Hnaima raccontandomi la sua triste storia. Mi disse che l'aveva acquistata presso di lei un ragazzo in primavera e le era sembrato in gamba ma purtroppo non l'aveva per niente capita.L'aveva richiamata proprio in quei giorni perche' andasse a riprendersi quel suo cane disobbediente e stupido che non imparava ad andare al guinzaglio e non rispondeva al richiamo.
Lei era corsa a recuperare la cucciola, ma la povera Hnaima aveva completamente perso fiducia nell'uomo ed aveva bisogno di tantissimo amore e pazienza. Cosi', conoscendo il profondo amore che nutro per questi animali, mi propose di prenderla in affidamento perche' aveva bisogno di attenzioni esclusive per poter recuperare fiducia nell'uomo e in se stessa. Fu amore a prima vista per entrambe e tornammo a casa insieme.
Giorno dopo giorno si abituo' al treno, alla gente, ai rumori della citta' ai cani; fu un processo lento e faticoso costellato da piccoli successi e da una crescente unione tra noi.
Ancor oggi a distanza di 3 anni non e' proprio tranquilla (per quanto possa esserlo un Saluki ovviamente), ma conduce una vita felice e abbastanza rilassata adorata da tutti noi che le siamo vicini. Oltretutto devo dire che e' una cagna dolcissima e davvero obbediente (ovviamente se non ci sono lepri in vista!!).
Tante cose hanno contribuito al suo recupero: oltre all'amore immenso che ha ricevuto da noi, credo che la molla piu' forte sia stato il coursing che l'ha aiutata a recuperare la sua identita' di cacciatrice e la fiducia in se stessa (anche troppo a volte con gli altri cani, e' davvero territoriale).
La storia della Hnaima e' purtroppo abbastanza frequente fra i Saluki e non sempre e' facile valutare i pretendenti ai cuccioli.
Nel mio piccolo cerco di far conoscere il piu' possibile pregi e difetti dei nostri angeli. Non tutti abbiamo il carattere giusto per loro, per donargli la loro indipendenza e il loro spazio. Per questo ammiro gente come Voi che creano spunti di riflessione e di conoscenza sul loro particolare carattere e stile. Aiuta anche noi gia' proprietari a metterci sempre in discussione per migliorare sempre piu' il nostro rapporto con i nostri tesori.
Ora vive con noi anche una figlioletta della mia cara Hnaima che si chiama Maimuna ed ha 16 mesi. E' una tosta davvero e contenerla a volte non e' facile, ma e' molto interessante e decisamente divertente.
E' molto diverso crescere un cucciolo da sempre o recuperare un cane complessato percio' mi auguro che queste brutte storie si ripetano sempre meno e incoraggio gli allevatori ad essere un po' piu' sospettosi e indagatori a rischio di compromettere una vendita.
Cerchero' sempre di proteggere la purezza di questi nostri beniamini e mi auguro che per incontrare piu' ampio mercato non vengano troppo modificati nel carattere e nello spirito perche' loro sono anche magici ed affascinanti per la loro riservatezza e la loro indipendenza.
Inoltre avrei un altro appello per tutti gli allevatori: non creiamo due tipi diversi di Saluki da corsa e da expo, perche' loro devono essere belli e buoni cacciatori insieme non una sola delle due cose (di questo davvero faccio una preghiera a tutti: abbiamo fin troppi esempi negativi davanti anche nel nostro piccolo mondo 'levrieristico').
Un saluto a tutti e a presto.
Silvana Lunghi
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