Allevare in
Ungheria
Salve a tutti!
In qualitá di Italiana ci terrei a spendere due parole su questo tema, in cui mi sento coinvolta enormemente.
Ma prima mi presento brevemente. Mi chiamo Silvana Lunghi; tre anni fa abbiamo deciso con mio marito di trasferirci in Ungheria per ricominciare una nuova vita piú tranquilla e naturale. Mio marito é ungherese, quindi il passo non é stato né tragico né cosí avventuroso come potrebbe sembrare. Da sempre sono innamorata di questa zona che circonda il lago Balaton e per me ed i miei carissimi saluki é un luogo da favola sotto molti punti di vista.
Io sono toelettatrice e cosí arrivando qui ho deciso, con l'aiuto di una cara collega e di una veterinaria della zona, di ricominciare qui la mia attivitá.
Nonostante i dubbi della mia amica collega decisi fin dall'inizio di lavorare in modo qualitativo, nonostante le evidenti difficoltá economiche della popolazione media Ungara.
Piano piano ci furono le prime chiamate e scelsi di cominciare offrendo servizio a domicilio per poter capire meglio i cani nel loro ambiente e nelle loro famiglie.
In Italia tutti pensano che qui in Ungheria i cani siano trattati piuttosto malamente e allevati in modo barbaro, solo perché vivono spesso fuori casa; io invece vi posso dire che ho trovato una capacitá di rispettare i cani e un amore molto solidale con loro anche nel piccolo paesino in cui abito, dove la vecchiettina di turno che ha il suo puli in cortile é cosí felice e orgogliosa di poterlo far sistemare per l'estate !!! E non solo capisce un lavoro piú attento ed un modo piú dolce di approcciare i cani, con calma e senza spaventarli, ma ne é veramente felice perché il suo compagno di vita non solo é sistemato e ripulito, ma anche tranquillo e felice :)
Nel piccolo paesino dove vivo quando giro con i miei saluki in bici o a piedi, non sento continuamente sussurrare dietro di me frasi del tipo: ”é malato” “ non mangia”... insomma capite benissimo cari amici salukisti !
Qui le vecchiette mi fermano chiedendomi al piú che tipo di levriero é oppure per dirmi “ che bella bestia!!” “che muscoli!!”... etc.
Capite la differenza sostanziale?
Qui ci sono pochi soldi e la gente ha un approccio se vogliamo piú essenziale e tradizionale col cane, ma la stragrande maggioranza delle persone, soprattutto nei paesini, ama e rispetta il loro cane. Forse in modo piú naturale di noi, che a volte siamo un tantino esagerati comportandoci con loro come con dei piccoli umani.
Premesso questo che mi premeva molto puntualizzare, l'obiettivo finale del mio articolo é rivolto ad aprire gli occhi su questo traffico ignobile che intercorre fra Italia e Ungheria.
Qui per colpa di pochi disgraziati che pensano di produrre cuccioli per fare qualche soldo, anche gli allevatori seri patiscono le pene dell'inferno per esportare ottimi cuccioli in Italia.
Io provo ribrezzo e rabbia come a tutti voi nei confronti di questi “fabbricanti di cuccioli” ma la domanda che dobbiamo farci é che forse non é piú colpevole chi li richiede? Altrimenti non ci sarebbe nemmeno la produzione, giusto?
L'allevamento é un mestiere che si impara durante una vita; é una cosa seria e anche costosa se ben fatta. Crescere dei cani e partecipare alle esposizioni confrontandosi con altri allevatori, selezionare i migliori soggetti e cercare il giusto accoppiamento possibile con le proprie femmine, studiando pedigree, linee di sangue e fare ricerche su eventuali patologie conosciute nella genealogia dei soggetti che troviamo interessanti. Un vero lavoro! E anche una grande responsabilitá nella scelta finale. L'attivitá allevatoriale deve essere mirata a produrre soggetti migliori e ben rispondenti alla razza che amiamo. Non a produrre cuccioli da vendere ad eventuali clienti.
Ma certo anche un allevamento serio per poter continuare la sua attivitá in modo accurato, deve trovare il modo di mantenersi e quindi trovo assolutamente giusto che i cuccioli vengano pagati adeguatamente. Solo cosí si puó avere una certa garanzia di ricevere un cucciolo di razza sano, ben socializzato e pronto a ricevere tutto il vostro amore. I cuccioli vanno seguiti fin dalla nascita col contatto umano e questo richiede anche molto tempo e pazienza.
Ma questo tanta gente non lo capisce e proprio dall'Italia, in questo periodo, sto avendo questo triste riscontro sulla mia pelle.
Tanta gente mi scrive interessata ad un cucciolo chiedendomi solo il prezzo; il che va bene, é importante ed ognuno deve fare i suoi conti sono d'accordo, ma un cucciolo d'allevamento ha un prezzo piú o meno comune in tutta Europa.
Dopo poco queste persone mi riscrivono dicendo di averli trovati addirittura in Italia ad un prezzo davvero piú economico... mi chiedo che saluki saranno... forse di qualche amatore.
Ora, scusate se scrivo questo articolo molto personale e senza veli, ma sono io che sto crescendo i miei cuccioli con tante attenzioni, in un ambiente che é il paradiso dei cuccioli di saluki, investendo denaro e tempo, avendo scelto un buon maschio, nonostante ne avessi uno ottimo in casa, ma secondo i miei parametri troppo vicino alla mia femmina; ho degli stupendi cuccioli che aspettano famiglie che li possano apprezzare e che riceveranno un cucciolo sano, ben costruito, di ottimo carattere, abituato a sporcare fuori, che giá comincia a portare il guinzaglietto, che sta sviluppando i muscoletti correndo tutto il giorno libero in giardino all'aria aperta sotto la nostra sorveglianza (e non chiuso in serraglio sul cemento), che giá si sta abituando alla macchina per non avere problemi in seguito, che sta imparando tutto quello che posso insegnargli, con in piú la certezza di avermi sempre a disposizione per chiarimenti, per consigli e tutto ció che uno si aspetta da un allevatore appassionato ed entusiasta della razza di cui si occupa e il risultato di questa enorme fatica è che uno mi chiede solo quanto costa e grazie e arrivederci perché io ho trovato qualcosa di economico... Cosa credete che abbia pensato in questi giorni????
Io a queste condizioni non alleveró mai piú!!!
Ma mi chiedo anche perché cercare un cane di razza se l'unico interesse sembra essere il prezzo; nei canili ci sono tantissimi piccoli che aspettano solo di essere accolti a prezzo zero.
Ma questa gente si chiede altre cose prima di ricevere a braccia aperte un cucciolo di saluki, magari senza esperienza e rischiando di rovinare la vita a un cucciolo e a se stessi? Perché un cucciolo di saluki non socializzato e non compreso puó essere un compagno complicato con cui vivere!!
Vi prego di scusare il tono polemico che accompagna questo mio articolo, ma ricollegandoci al discorso del traffico di cuccioli in generale, chi allora ha piú colpe in questo traffico di cuccioli di razza a prezzi stracciati? Chi li produce o chi li richiede? Secondo me entrambi!! E credo che sia ora di finire di essere ipocriti condannando solo chi produce!
Comunque io qui in Ungheria ho avuto la fortuna di conoscere ottimi allevatori davvero seri e che fanno miracoli per mantenersi integri nella loro attivitá/passione. E condanno invece tanta gente che pretende “la botte piena e la moglie ubriaca” dall'Italia dove veramente la maggior parte dei cuccioli ungheresi dei traffici illegali finiscono.
C'é una diffidenza e una prevenzione verso gli allevatori Ungheresi che é un insulto al mondo cinofilo, perché davvero qui con tutte le difficoltá economiche che ci sono, ancora esistono grandi allevatori come in tutto il resto del mondo e non é giusto che vengano screditati solo perché nella nazione a cui appartengono esistono “ produttori di cani” che non sono allevatori, manovrati a piacimento da gente senza scrupoli che importa in Italia questi poveri piccoli cuccioli indifesi.
Questo é ció che io sto provando sulla mia pelle, ben intendendo che io non mi considero un Grande Allevatore, perché sono ancora agli inizi, ma che sotto la guida di ottimi allevatori faccio del mio meglio per apportare nel mio piccolo dei miglioramenti alla razza che adoro e che ameró sempre fedelmente per tutta la mia vita.
Questo articolo é altamente provocatorio e anche un piccolo sfogo personale, ma in cui credo si rivedano anche molti allevatori seri che solo possono pensare ció che io mi sono invece permessa di scrivere.
Grazie di aver letto l'articolo fino in fondo e spero possa essere spunto di riflessione per tante persone sull'argomento altamente delicato che ho provato ad affrontare :)
Saluti.
Lunghi Silvana
Sivatagi Tündérek Salukis
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